La preghiera per questo tempo assembleare

La Presidenza diocesana ha scritto questa preghiera per il tempo che ci vede protagonisti, impegnati nel cammino assembleare. E’ una semplice orazione dove si chiede l’intercessione di alcuni dei santi della porta accanto, e in particolare Angelo Giuliari, Bertilla Antoniazzi, don Antonio Doppio e don Giacomo Bravo. La preghiera può essere recitata da soli, insieme alla propria comunità, alle proprie associazioni.

Bertilla è stata una giovane di S. Pietro Mussolino, morta a vent’anni tra sofferenze e dolori a causa di una malattia che fin dagli otto anni le ha minato il fisico, ma non l’animo. Bertilla è stata esempio fulgido di fede, passione associativa, gioia, serenità, luce per tutti coloro che l’hanno incontrata. Papa Francesco, proprio all’inizio di quest’anno, ne ha riconosciuto le virtù eroiche, tappa previa verso la beatificazione.

Angelo Giuliari, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, è stato il primo Presidente diocesano della “nuova” Azione Cattolica, post Statuto del 1969. Uomo buono, mite, capace di comunione in associazione e con le diverse realtà ecclesiali laicali e religiose, ma insieme fermo e determinato nell’annuncio del Vangelo, sia tra le mura della parrocchia che nella piazza civica.

Don Antonio Doppio e don Giacomo Bravo hanno rappresentato per tante generazioni due esempi straordinari di una Chiesa con la stola e il grembiule, per usare una immagine del caro don Tonino Bello (del quale abbiamo da poco ricordato i trent’anni dalla salita al cielo). Entrambi hanno svolto un tempo di servizio lungo e prezioso in associazione ma anche incarichi importanti nella nostra Chiesa diocesana, come nelle varie comunità parrocchiali a cui sono stati chiamati. La loro comune passione per la missione, che si è fatta dono di sangue con la loro morte in Sudan, “abbracciati” dalla loro cara sorella Bakhita, si è sempre coniugata con una missione quotidiana capace di riconoscere e credere nel valore dei laici e, insieme, offrire una testimonianza continua di gioia e mitezza che molti portano ancora nel cuore facendone stile di vita.

A questi amici, e a tanti altri “santi della porta accanto” chiediamo di aiutarci nel nostro cammino, affinché l’Azione Cattolica possa discernere le scelte e le strade per proseguire ad annuciare il Vangelo per gli uomini e le donne di questo tempo, che Dio ci ha donato di abitare e amare.